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ANALISI DELL'IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE (AIR)

A)  Ambito dell'intervento, con particolare riguardo all'individuazione delle amministrazioni, dei soggetti destinatari e dei soggetti coinvolti.

        Il Trattato si inserisce nell'ambito della cooperazione giudiziaria tra l'Italia e il Canada, in particolare della cooperazione penale, nello specifico settore delle estradizioni, siano esse finalizzate a ottenere la presenza dell'estradando per fini processuali, quindi sulla base di misure cautelari, o per l'espiazione della pena. I destinatari dell'intervento si individuano anzitutto nelle autorità giudiziarie, ma anche nelle autorità amministrative, aventi il compito di fornire supporto funzionale alle prime.

B)  Esigenze sociali, economiche e giuridiche prospettate dalle amministrazioni e dai destinatari ai fini di un intervento normativo.

        Il Trattato intende favorire la cooperazione internazionale penale tra i due Paesi firmatari al fine di una migliore amministrazione della giustizia.

C) Obiettivi generali e specifici, immediati e di medio/lungo periodo.

        Obiettivo principale del Trattato è l'aggiornamento alle evoluzioni giuridiche intercorse dalla precedente regolamentazione risalente al Trattato del 1981; a quel tempo, infatti, non era ancora entrato in vigore l'attuale codice di procedura penale e, in Canada, era ancora vigente la pena di morte. Nell'adeguamento normativo del Trattato si è colta l'occasione per semplificare le procedure e per ampliare l'ambito di applicazione del Trattato stesso. La relazione illustrativa dà ampiamente conto di queste finalità; si ricordano qui solo l'abbassamento delle pene nel principio della doppia incriminabilità (articolo II), l'impossibilità di rifiutare l'estradizione sulla base della cittadinanza (articolo V), l'esame dettagliato della documentazione allegata, ivi compresa quella relativa alla contumacia, foriera spesso di difficoltà giuridiche (articolo VII), termini più stretti per la consegna (articolo XII). Nell'ambito di tali obiettivi si collocano anche l'estradizione semplificata e l'estradizione temporanea, novità rispetto al Trattato precedente.

 

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D)  Presupposti attinenti alla sfera organizzativa, finanziaria, economica e sociale.

        In considerazione della natura dell'intervento normativo e dell'ambito dello stesso, non appaiono ravvisabili particolari presupposti organizzativi necessari per la sua attuazione, né in seno all'amministrazione della giustizia né in seno all'organizzazione giudiziaria, risultando evidentemente idoneo l'attuale quadro organizzativo.

E) Aree di criticità.

        Non si ravvisano, tenuto conto di quanto detto al punto D), aspetti di criticità.

F) Strumento tecnico-normativo eventualmente più appropriato.

        Il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica è lo strumento tecnico-normativo più appropriato, tenuto conto di quanto disposto dallo stesso Trattato all'articolo XXII, oltre che di quanto previsto dall'articolo 80 della Costituzione.

 

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